Visione Remota: Vedere nel Futuro o Tornare nel Passato.




La visione remota, remote viewing,  è la capacità di una persona di "vedere" o raccogliere informazioni su un oggetto, un luogo o una persona distanti nel tempo e nello spazio.

Il visualizzatore remoto, remote viewer, può quindi fornire indicazioni dettagliate su un obbiettivo che si trova nel presente, ma anche nel passato o nel futuro e, potenzialmente, in qualsiasi punto dell'Universo.

Gli si può chiedere di descrivere una persona, mai vista, che si trova in un luogo molto lontano da lui o anche il luogo dove si trova una determinata persona senza che gli venga fornita nessuna indicazione. 

Il "viewer" può anche descrivere un oggetto schermato alla vista da un contenitore.

Gli esperimenti  per testare questa facoltà sono iniziati nel 1972 presso lo Stanford Research Institute (SRI) in California, dal fisico Hal Puthoff.

Hal Puthoff invitò Ingo Swann, famoso sensitivo, allo SRI e, come prima cosa, gli chiese se con la sua mente, era in grado di alterare il campo magnetico di un magnetometro ( strumento che misura il campo magnetico).


Ingo Swann
L' esperimento diede esito positivo. 
Ingo Swann non solo riuscì ad alterare il campo magnetico, ma anche a vedere esattamente come era fatto dentro il magnetometro pur non conoscendolo.


A questo punto Puthoff si chiese se per Swann, dato che poteva vedere dentro il magnetometro,  fosse possibile "vedere" in qualsiasi altra parte del mondo.


Gli esperimenti di Puthoff attirarono l'attenzione della C.I.A., che vide nella visione remota un potenziale utilizzo per penetrare in società chiuse, per esempio in Unione Sovietica, senza il rischio effettivo di presenza fisica di spie o tecnologia che poteva comunque essere scoperta.

Gli uomini della C.I.A. chiesero a Puthoff di effettuare con Swann alcuni semplici esperimenti come indovinare degli oggetti nascosti in una scatola.

Se avessero avuto successo la C.I.A. avrebbe acconsentito a finanziare un programma pilota.

Swann descrisse accuratamente una falena chiusa in una scatola. 

La C.I.A. fu talmente impressionata che mise a disposizione 50.000 dollari per un progetto pilota. 

In seguito si unirono agli esperimenti il fisico Russel Targ e il sensitivo  Pat Price ,  che per molti anni aveva usato la visione remota anche per aiutare le forze dell'ordine a catturare criminali.

Gli esperimenti si fecero mano mano sempre più complessi fino a quando la C.I.A. fornì a Puthoff, Targ e Price le coordinate geografiche, solo un foglietto con dei numeri, di quello che poi scoprirono era un sospetto P.N.U.T.S., che è il codice che la C.I.A. usa per indicare un Possibile Sito Sotterraneo per Test Nucleari.

Il Sito si trovava nell'Unione Sovietica e già da tempo stava facendo impazzire l'Ente Governativo che voleva assolutamente scoprire cosa diavolo stesse succedendo al suo interno.

Pat Price descrisse ciò che stava accadendo all'interno dell'edificio e fece anche dei disegni ricchi di particolari. 

Descrisse alcune sfere di metallo mentre venivano assemblate, con grande difficoltà, da un gruppo di operai.

Pat morì circa un anno dopo l'inizio di questo esperimento e la C.I.A. non aveva ancora capito a cosa servissero le sfere di metallo.

In seguito però, grazie anche agli accurati disegni di Pat, scoprirono che i Russi stavano organizzando una missione su Marte con equipaggio umano e le sfere di metallo servivano per immagazzinare carburante.


Pioneer 10
Nel 1973 Ingo Swann propose un test che avrebbe potuto oltrepassare tutte le sue abilità.
Il test consisteva nel provare a vedere il pianeta Giove prima che fosse raggiunto dalla navicella spaziale Pioneer 10 della N.A.S.A. 

Il 27 aprile 1973 Ingo Swann descrisse e disegnò Giove con un anello attorno.

Nessuno prese troppo sul serio quel disegno e lo stesso Swann pensava di aver diretto erroneamente la sua attenzione verso Saturno invece che su Giove.

Una successiva missione della N.A.S.A. nel 1979, rivelò invece che la visione di Swann era corretta.


Pat Price
Pat Price riuscì a vedere, tra le altre cose, un luogo a lui completamente sconosciuto esattamente per come era cinquanta anni prima.

Gli esperimenti dello S.R.I. mostravano che le persone potevano "vedere" nel futuro o tornare nel passato.

In seguito ad altri esperimenti condotti con volontari e diretti da Brenda Dunne e Robert Jahn del P.E.A.R., si scoprì che non era necessario essere naturalmente dotati per effettuare la visione remota ma che chiunque poteva imparare a farlo.

L'ingrediente più importante, si rivelò essere l'atmosfera rilassata, quasi giocosa che impediva all'osservatore di farsi prendere dall'ansia.

Tutto questo unito alla costante pratica, sembra possa dare buoni risultati a tutti.

Quando i "remote viewer" vedono un luogo, un oggetto o una persona, le loro menti non sono effettivamente trasportate in un punto particolare ma stanno semplicemente attingendo all'informazione contenuta nel Campo del Punto Zero o Mente Universale.

Per chi volesse iniziare a cimentarsi con la visione remota, c'è un sito che offre degli esercizi online.

Bisogna cercare di percepire un'immagine svuotando la mente e concentrandosi solo sul suo codice, disegnando ciò che si vede.
Il sito è greaterreaality.com.



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