Le notizie allarmistiche che hanno tenuto in scacco gli italiani per tre mesi devono finire.
Stanno continuando imperterriti a diffondere paura (non sia mai che qualcuno rinunci a farsi il vaccino!).
Gli italiani che seguono i tg come unica fonte d'informazione, sono ancora terrorizzati.
Certo, lo scopo è proprio quello, però sarebbe anche ora che queste persone considerassero altre fonti d'informazione perché la narrativa ufficiale non mollerà l'osso facilmente.
Quello che segue è un estratto dal comunicato stampa del 28 Maggio 2020.
Un gruppo di medici (dott. prof. Pasquale Mario Bacco, dott.ssa Antonietta Gatti, dott. Mariano Amici, prof.ssa Carmela Rescigno, dott. Fabio Milani, dott.ssa Maria Grazia Dondini) ha inviato oggi una istanza in autotutela al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e, in conoscenza, ai Governatori delle Regioni.
Crediamo in primo luogo che sia necessario chiarire in modo univoco, chiaro e scientificamente credibile che il Covid-19 ha dimostrato di essere una forma influenzale non più grave degli altri Coronavirus stagionali: nonostante l’OMS abbia dichiarato l’emergenza pandemica l’11 Marzo , le cifre ufficiali dei 2 1 deceduti, dei contagiati e dei guariti contraddicono la definizione stessa di “pandemia” .
Occorre dare informazioni corrette e fornire criteri di comprensione dei dati reali, evitando che i media diffondano notizie allarmanti, a nostro parere assolutamente ingiustificate.
La banalizzazione statistica dei decessi è la sintesi di una comunicazione istituzionale che ha impedito, per tutta l’emergenza ed ancora oggi, di avere una chiara sintesi della situazione, portando ad un circolo vizioso in termini di provvedimenti sanitari e di impatto sociale.
Alcuni punti salienti.
- Il totale dei deceduti per qualsiasi patologia o per morte naturale, quotidianamente annunciato nei “bollettini di guerra” diffusi dai media, non deve essere inteso come unicamente riferito al Covid-19 o a patologie concomitanti.
- I tamponi effettuati per rilevare la positività al virus danno una percentuale di "falsi positivi" e "falsi negativi", per cui possono risultare "contagiati" soggetti che non lo sono; di conseguenza, le percentuali ricavate dal numero dei tamponi vanno interpretate e spiegate tanto agli operatori sanitari quanto ai media e alla popolazione, evitando inutili allarmismi.
- Che gli esami sierologici effettuati devono essere parimenti interpretati, chiarendo che quanti risultano positivi all’IGG non costituiscono un pericolo per la popolazione, ma anzi un elemento che conferma che la diffusione del Covid-19 sta esaurendosi, come normalmente accade per patologie simili.
È inoltre necessario chiarire:
- Quali siano i criteri adottati per la creazione delle proiezioni elaborate dagli esperti e quale conferma nei dati reali oggi disponibili abbiano sinora avuto queste proiezioni.
- Quali siano i titoli e quale sia l’autorevolezza e l’esperienza dei membri della Commissione incaricata di proporre misure di contenimento dell’epidemia; quali i criteri di selezione adottati per formare la Commissione e se sussistano dei conflitti di interesse che possano in qualche maniera orientarne le scelte e le decisioni.
- Quale sia il motivo per cui si è deciso di non tenere in considerazione gli studi e i rilievi di medici e specialisti impegnati sul campo, privilegiando l’impostazione opinabile degli “esperti” anche laddove contraddetta da casi documentati anche il ricorso all’uso dei ventilatori polmonari pare quantomeno controverso.
- Per quale motivo si siano sottovalutati o ritardati i ruoli di profilassi e terapia di farmaci e metodiche anche ben conosciute e rivelatesi efficaci in molteplici occasioni ; questa scelta ha determinato evitabili esiti infausti e lunghe ospedalizzazioni, mentre i pazienti avrebbero potuto esser trattati con ricoveri a domicilio senza gravi complicazioni.
- Per quale motivo si siano impediti gli esami autoptici, che si sono invece rivelati, quando effettuati, una fonte insostituibile di preziosissime informazioni e che hanno consentito di scoprire che la causa principale dei decessi non era la virulenza della patologia, ma una sua errata cura.
- Per quale motivo si siano date disposizioni, su indicazione dell’OMS, di trasferire i pazienti anziani nelle RSA, con le conseguenze ben note.
- Quante siano state le salme di persone dichiarate decedute per Covid-19 per le quali si è imposta la cremazione, e su quali basi scientifiche si sia deciso di ricorrere a questo provvedimento (con le sue molteplici implicazioni) che è previsto per i casi di eziologia batterica.
- Per quale motivo si continui ostinatamente a “minacciare” futuri, possibili scenari di inasprimento delle misure di contenimento, come se l’epidemiologia dipendesse solo dalla mancata ottemperanza di disposizioni sanitarie la cui efficacia è quantomeno dubbia: nessuna evidenza scientifica permette di affermare che in questo stadio dell’epidemia sia ancora necessario mantenere le distanze di sicurezza, usare mascherine, indossare guanti oltre a curare l’igiene delle mani.
- Chi siano i cosiddetti esperti che hanno suggerito al Ministero di imporre l’uso delle mascherine e del distanziamento sociale anche agli alunni delle scuole, alla riapertura di settembre: queste scelte devono essere giustificate ed eventualmente - in presenza di elementi che ve ne sconsiglino il ricorso - immediatamente revocate.
- Inoltre, chiediamo per quale motivo si sia attuata una politica del terrore ed una grave mistificazione della realtà, descrivendo il Covid come un mostro anziché una seria epidemia da affrontare con i mezzi normali della medicina e che a maggior ragione non rappresenta un pericolo nella cosiddetta “fase 2”.
- Chiediamo di rendere conto ai cittadini - con argomentazioni scientifiche credibili - delle ragioni che hanno condotto all’imposizione di distanziamenti sociali e forme di isolamento in quarantena per soggetti positivi ancorché non malati.
Vogliamo inoltre conoscere quale sia la base scientifica che ha condotto a decidere di imporre l’uso di mascherine che - se fossero realmente efficaci - non avrebbero comunque un’utilità pratica e richiederebbero comunque di esser sostituite frequentemente; e che - laddove non efficaci, come nel caso dei più comuni modelli distribuiti o addirittura delle mascherine fai-da-te - sembrano costituire più che altro una “drammatizzazione” del clima di terrore deliberatamente imposto, senza alcuna motivazione reale.
Facciamo presenti le implicazioni sulla salute dei cittadini, costretti ad indossare per ore la mascherina, con i rischi ben noti che questo comporta, tra cui ipercapnia e sovrainfezioni da microrganismi.
Chiediamo il motivo per cui, sulla base di decisioni assunte da “esperti”, si è deciso di blindare il Paese, generando una gravissima crisi sociale ed economica che molto probabilmente si sarebbe potuta evitare o quantomeno limitare. Anche la decisione di non differenziare le misure di contenimento su base geografico-epidemiologica non appare fondata su valide e condivisibili ragioni tecnico-scientifiche.
A tutt'oggi persistono, nonostante un quadro sanitario nettamente positivo, un numero impressionante di obblighi e divieti che non trovano alcuna legittimazione scientifica e tantomeno giuridica.
GLI ISTANTI NELLA LORO QUALITÀ DI MEDICI E DI CITTADINI DIRETTAMENTE COLPITI DALL’ODIERNA AZIONE DI GOVERNO
CHIEDONO
DI REVOCARE I PROVVEDIMENTI FINO AD OGGI EMESSI SULLA BASE DI UNA DICHIARAZIONE DI UNO STATO DI EMERGENZA DI CUI OGGI NON SUSSISTANO PIÙ NEMMENO I PRESUPPOSTI DI FATTO.
CHIEDENDO
al Governo di assumere decisioni politiche che siano fondate su dati reali e soprattutto che siano correttamente esaminati e contestualizzati.
Chiediamo al Governo di non trincerarsi dietro facili e prudenziali provvedimenti dettati da tecnici che non hanno una visione complessiva del Paese, che invece dovrebbero avere coloro che li hanno nominati.
Confidiamo, in spirito di sincera collaborazione, di ricevere una risposta a queste nostre osservazioni, la qual cosa consentirà di porre fine alle pericolose speculazioni di chi, dinanzi a tanto dilettantismo, solleva il dubbio che il Covid-19 venga utilizzato per secondi fini.
Comunicato stampa completo
Comunicato stampa completo
Per tutti coloro che in questi tre mesi sono andati avanti senza porsi domande o fare ricerche, questo è il momento di farlo.