La qualità della nostra vita è legata in gran parte allo stato di salute del nostro cervello.
Dalle operazioni più semplici di mantenere l'intricato equilibrio della rete biologica che è il nostro corpo, alle più sofisticate funzioni di percezione, consapevolezza, immaginazione e pensiero, il cervello è fondamentale per la nostra esperienza e qualità di vita.
Eppure, la vita nelle nostre società moderne sembra funzionare, in molti modi, contro la salute del cervello.
Potenti neurotossine sono contenute nel nostro cibo e emesse sotto forma di gas dalla miriade di materiali sintetici utilizzati nelle case, automobili, vestiti e così via.
Le luci artificiali di schermi di computer e telefoni cellulari alterano i delicati equilibri del ritmo circadiano stimolando eccessivamente i nostri nervi ottici dopo il tramonto.
I nostri alimenti sono spesso coltivati in terreni devitalizzati e poi ulteriormente trasformati e confezionati, privando i nostri corpi di vitamine e minerali essenziali, che sono letteralmente il carburante per il nostro cervello.
Nonostante ciò, non è mai stato più facile mettere a punto la funzione del cervello e portarlo a livelli straordinari di salute e benessere, pur con tutte queste circostanze sfavorevoli.
I progressi nelle scienze olistiche insieme con l'ampia disponibilità di supercibi, piante medicinali, medicine naturali e agricoltura biologica, permettono praticamente a chiunque, con la conoscenza e il desiderio di ottimizzare la salute del proprio cervello, di farlo.
Molte delle sostanze che offrono il massimo beneficio per la salute del nostro cervello sono antiche erbe medicinali.
E mentre queste piante sono state conosciute come stimolatori cerebrali per millenni, la scienza moderna ha potuto verificare che in effetti queste erbe hanno potenti effetti di miglioramento cerebrale in diversi modi.
Dall'incremento dell'intelligenza al miglioramento della memoria, dall'ossigenazione alla riparazione dei neuroni danneggiati, queste quattro erbe superstar sono in una classe a parte quando si tratta di migliorare le funzioni cerebrali e la creazione duratura della salute neurologica.
GOTU KOLA - Centella Asiatica.
Venerata dai maestri taoisti e Yogi per migliaia di anni come una potente erba per la longevità, la Centella Asiatica è una delle piante regine del pianeta per migliorare la salute del cervello.
Studi compiuti su questa pianta hanno dimostrato che questa aumenta le cellule cerebrali e di conseguenza i dendriti ( fibre minori che si ramificano a partire dal neurone, atte a ricevere i segnali in entrata) aumentando quindi la densità assonale del cervello, che è stata correlata con maggiore intelligenza e migliore comunicazione intracellulare.
Gli estratti della pianta hanno anche dimostrato di riparare i neuroni danneggiati.
Studi su bambini ai quali è stata data la Centella a lungo termine, hanno mostrato cambiamenti misurabili nell'IQ.
Si ritiene inoltre che la Centella faciliti una migliore comunicazione tra gli emisferi del cervello, che ha dimostrato di stimolare una maggiore creatività e portare ad un aumento della frequenza delle onde cerebrali alpha, theta e gamma in particolare.
LION'S MANE.
Il Lion’s Mane è un fungo medicinale che è stato utilizzato per migliaia di anni in tutta l'Asia come una potente medicina naturale.
In recenti studi condotti dal Dr. Hirokazu Kawagishi, si è scoperto che il fungo stimola la sintesi di un composto unico e importante noto come il fattore di crescita nervoso (NGF).
Il fattore di crescita nervoso è una proteina che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento, la salute e la rigenerazione dei neuroni.
La mancanza di NGF è considerata una delle principali cause del morbo di Alzheimer e altre malattie degenerative del cervello.
Il fattore di crescita nervoso è richiesto dal cervello e importanti neuroni sensoriali situati in tutto il corpo per mantenere l'intero sistema nervoso forte, robusto e sano .
NGF è noto anche per stimolare la crescita di nuovi neuroni nel sistema nervoso centrale e periferico. È la proteina nutriente principale responsabile per migliorare e riparare i disturbi neurologici.
I vari composti trovati nel fungo Lion’s Mane sono alcuni dei più potenti induttori NGF di tutti i composti naturali che l'uomo conosca.
È stata anche dimostratala capacità del Lion’s Mane di ridurre le placche amiloidi che interferiscono con la neurotrasmissione cerebrale.
In sostanza, le placche amiloidi sono ammassi di proteine, che si formano nella membrana grassa che circonda le cellule nervose. Mentre si rompono, possono interferire con i segnali tra le cellule, che i ricercatori credono svolgere un ruolo nella formazione del morbo di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson.
GINKO BILOBA.
Il Ginkgo Biloba è stato fatto risalire a quasi 300 milioni di anni fa, che lo rende una delle più antiche specie di albero superstite del pianeta.
L'ingestione di foglie di questo albero primordiale conferisce numerosi vantaggi, ma forse alcuni dei suoi più importanti sono i suoi effetti sulla mente.
Gli studi effettuati hanno dimostrato che il Ginkgo incrementa la produzione di cellule staminali nel cervello, con effetti positivi su memoria e cognizione.
Come antiossidante, il Ginkgo Biloba combatte i radicali liberi e ripara i danni molecolari.
Il Gingko stimola anche la produzione del neurotrasmettitore ed è stato utile per il trattamento di condizioni legate al cervello, come la perdita di memoria, problemi di concentrazione, confusione mentale, depressione, ansia, vertigini, acufeni e cefalea.
I suoi effetti sono almeno in parte legati alla sua capacità di aumentare il flusso sanguigno e l'ossigenazione a varie parti del corpo, in particolare al cervello.
Il Gingko è stato utilizzato anche per il trattamento di asma, bronchite, affaticamento, irritazione della vescica, parassiti intestinali e gonorrea, degenerazione maculare e problemi di circolazione che lo rende una delle più importanti erbe medicinali del pianeta.
BRAHMI.
Il Brahmi (Bacopa Monnieri) è una delle piante medicinali più venerate dell'antico sistema ayurvedico di medicina.
Recenti studi sul Brahmi hanno dimostrato che l'erba è responsabile nello stimolare una migliore comunicazione sinaptica (la comunicazione tra cellule del cervello e neuroni), che, in aggiunta alle sue altre proprietà stupefacenti, confermano la lunga reputazione della pianta come un leggendario tonico del cervello utilizzato nella medicina ayurvedica per trattare soprattutto la perdita di memoria e l'Alzheimer.
Il Brahmi stimola anche la produzione di serotonina e riduce il tasso di decomposizione di dopamina, che gli conferisce, potenti effetti sull'umore diminuendo stress e ansia.
Inoltre è un'erba adattogena, il che significa che lavora per portare il corpo in equilibrio. (Vedi anche qui.)
Si consiglia di provare una pianta alla volta per meglio capire come il cervello e il corpo reagiscono a seconda della pianta usata.
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