L'ASSURDA REGOLA DELLA MASCHERINA.


Il virus misura 120 nanometri, questo vuol dire che pensare di fermare il virus con la mascherina che ci è stata imposta, è come voler fermare una zanzara mettendo le sbarre alla finestra.
Ci sono ancora molte persone che grazie al terrorismo mediatico, ma anche alla loro disinformazione, sono convinte che portare la mascherina sia cosa buona e giusta.


La censura mediatica e sui social ha raggiunto livelli assurdi.
Ma perché c'è così tanta paura di dar spazio anche ai pareri discordanti? 
Che motivo c'è di attaccare e screditare chi la pensa diversamente?
Si ritiene forse che gli italiani non siano in grado di discernere?
O si ha paura proprio di questo? 

Hanno obbligato gli esercenti a tenere la mascherina tutto il giorno, "dimenticandosi" di comunicargli gli effetti collaterali.
Per non parlare poi della FOLLIA di farla indossare ai bambini a scuola.

Questo, per esempio, è il parere di Stefano Montanari laureato in Farmacia nel 1972 con una tesi in Microchimica. 
Ha cominciato fin dai tempi dell’università ad occuparsi di ricerca applicata al campo della medicina. 
Autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare, della pneumologia e progettista di sistemi ed apparecchiature per l’elettrofisiologia, ha eseguito consulenze scientifiche per varie aziende, dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica.
Dal 1979 collabora con la moglie Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali.
Dal 2004 ha la direzione scientifica del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie.
Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
"Quando porti la mascherina ed espiri, cioè butti fuori quello che i tuoi polmoni hanno deciso essere lo scarto del metabolismo dei tuoi tessuti, delle tue cellule, cioè l'anidride carbonica...hai un impedimento a buttarlo fuori, quindi inevitabilmente ributti dentro al tuo organismo l'anidride carbonica...Il tuo sangue va in ipercapnia, vuol dire che hai un eccesso di anidride carbonica, porti alle tue cellule il loro scarto...
Quando sei in ipercapnia, vai anche in acidosi, il tuo organismo diventa più acido del dovuto, il ph si abbassa...e più è acido l'organismo, più hai facilità ad ospitare malattie... ".  






Il parere del Dott. Bacco.

Laureato in Medicina Interna e Chirurgia Generale presso l’Università Federico II di Napoli, iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, Pasquale Mario Bacco ha iniziato nel 1994 una collaborazione con l’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università Sacro Cuore, primo di una lunga serie di incarichi che hanno poi scandito tutta la sua carriera professionale, unitamente all’esercizio della professione medica. 

Docente, relatore in vari convegni, autore di pubblicazioni, tra i maggiori esperti di sorveglianza sanitaria, di prevenzione e protezione in ambito aziendale, Pasquale Mario Bacco ricopre dal 2012 la direzione scientifica della sezione medicina del lavoro presso l’Istituto Universitario Nicolaus.

Il Professor Pasquale Mario Bacco, insieme alla sua equipe, ha fatto ‘luce’ sulla reale diffusione del Covid-19 tra la popolazione italiana. 
Il professore è conosciuto già per i suoi precedenti studi e ricerche alle terapie dell’H.I.V e virus oncogeni.


"I numeri della Protezione civile sono fasulli - spiega Bacco - il virus non ha possibilità di uccidere una persona sana, il rischio c’è solo per chi ha una risposta immunitaria bassa”. E per quanto riguarda le cure: “Se il virus si ripresenterà a ottobre sarà molto diverso da quello di adesso, per questa ragione il vaccino non servirà a risolvere nulla, la soluzione c’è e si chiama farmaco”. Prof. Pasquale Mario Bacco.






Il parere del Dott. Blaylock.


Dr.Russel Blaylock
Il Dr. Russell Blaylock è un neurochirurgo riconosciuto a livello nazionale negli Stati Uniti, un professionista della salute, un autore e un docente.
"... È istruttivo sapere che fino a poco tempo fa, il CDC non raccomandava di indossare una maschera o una copertura di alcun tipo, a meno che una persona non fosse  infetta. Le persone non infette non devono indossare una maschera. Quando una persona ha la tubercolosi,  facciamo indossare a questa una maschera, non all'intera comunità di non infetti. Le raccomandazioni del CDC e dell'OMS non si basano su studi di questo virus e non sono mai state utilizzate per contenere qualsiasi altra pandemia o epidemia di virus nella storia".
"Numerosi studi hanno effettivamente riscontrato problemi significativi con l'uso di una maschera. Ciò può variare dal mal di testa, all'aumentata resistenza delle vie aeree, all'accumulo di anidride carbonica, all'ipossia, fino a gravi complicazioni potenzialmente letali. 
 Sfortunatamente, nessuno sta dicendo agli anziani e a quelli con malattie polmonari, come BPCO, enfisema o fibrosi polmonare, di questi pericoli quando si indossa una maschera facciale di qualsiasi tipo, il che può causare un grave peggioramento della funzione polmonare. Ciò include anche i pazienti con carcinoma polmonare e le persone che hanno subito un intervento chirurgico ai polmoni, in particolare con resezione parziale o addirittura la rimozione di un intero polmone.
"...Da un altro studio è emerso che  maggiore è la durata dell'indossare la maschera, maggiore è la caduta dei livelli di ossigeno nel sangue.
L'importanza di questi risultati è che un calo dei livelli di ossigeno (ipossia) è associato a una compromissione dell'immunità. 
Gli studi hanno dimostrato che l'ipossia può inibire il tipo di principali cellule immunitarie utilizzate per combattere le infezioni virali chiamate linfociti T CD4 +. 
In sostanza, la tua maschera potrebbe benissimo metterti in un aumentato rischio di infezioni e, in tal caso, avere un risultato molto peggiore. 
 Le persone con cancro, specialmente se il cancro si è diffuso, saranno ulteriormente a rischio di ipossia prolungata poiché il tumore cresce meglio in un microambiente a basso contenuto di ossigeno. 
 Esiste un altro pericolo nell'indossare queste maschere quotidianamente, specialmente se indossate per diverse ore. Quando una persona è infettata da un virus respiratorio, espellerà parte del virus ad ogni respiro. 
Se indossano una maschera, in particolare una maschera N95 o un'altra maschera aderente, respireranno costantemente i virus, aumentando la concentrazione del virus nei polmoni e nei passaggi nasali. 
Sappiamo che le persone che hanno le peggiori reazioni al coronavirus hanno le più alte concentrazioni del virus all'inizio. E questo porta alla micidiale tempesta di citochine in un numero selezionato".
"Non si dovrebbe attaccare e insultare coloro che hanno scelto di non indossare una maschera, poiché questi studi suggeriscono che sia la scelta saggia da fare".


A causa della mascherina, 13enne asmatica intossicata dall'anidride carbonica.






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