Non credo ai miei occhi !
Lo hai mai detto ?
Se lo hai detto...beh ...avevi ragione!
In effetti gli occhi non vedono.
Sono semplicemente lenti che trasmettono informazioni alla corteccia visiva del cervello, ed è solo lì che vediamo.
Sarebbe quindi più corretto dire:
"l'ho visto con il mio cervello" piuttosto che "l'ho visto con i miei occhi".
Quando guardiamo fuori dalla finestra, pensiamo di vedere un'immagine con i nostri occhi, tuttavia non è così che funziona.
Vediamo l'immagine creata nel cervello.
L'occhio è responsabile della trasformazione della luce in un segnale elettrico per mezzo delle cellule nella retina.
Questo segnale elettrico raggiunge il centro della visione nel cervello. I segnali creano la visione che vedi quando guardi fuori dalla finestra.
In altre parole i luoghi che vedi sono creati nel tuo cervello.
Inoltre l'immagine registrata sulla retina è bidimensionale e capovolta.
Una persona che guarda un bambino giocare con una palla, in realtà non lo vede con i suoi occhi.
Gli occhi sono responsabili solo per la consegna della luce alla parte posteriore degli occhi.
Quando la luce raggiunge la retina, una versione rovesciata e bidimensionale si forma sulla retina.
Successivamente questa visione del bambino è trasformata in una corrente elettrica che viene poi trasmessa alla corteccia visiva, nella parte posteriore del cervello, dove vediamo la figura del bambino, perfettamente in tre dimensioni.
Ma ciò che è più interessante è questo :
Lungo la strada dagli occhi alla corteccia visiva, i lobi temporali modificano e ricostruiscono fino al 50% e più della "luce" o "informazioni" percepite dagli occhi.
Karl Pribram, neurofisiologo dell'Università di Stanford, dice:
"Meno del 50% di ciò che vediamo si basa sulle informazioni che che entrano dai nostri occhi.
Il restante 50% e più è ricostruito dalle nostre aspettative di ciò a cui il mondo dovrebbe somigliare (e forse da altre fonti come i campi di realtà).
Gli occhi possono essere gli organi visivi, ma è il cervello che vede ".
Gli occhi possono essere gli organi visivi, ma è il cervello che vede ".
I nostri occhi hanno un punto cieco dove il nervo ottico connette l'occhio al centro della retina.
Noi non possiamo vedere nulla con quella parte dell'occhio. Tuttavia il cervello "tesse" l'immagine insieme alle informazioni disponibili e "riempe il buco".
Così, in realtà quello che crediamo di vedere è ciò che vediamo.
I "buchi" vengono riempiti in base alle aspettative di quello che c'è da vedere e in base alle credenze radicate.
Questa parte costituisce oltre il 50% delle immagini che in realtà vediamo.
Poiché le informazioni raccolte dai tuoi occhi sono redatte dal cervello secondo il tuo sistema di credenze radicate, gran parte di quello che realmente vedi è determinato da ciò che tu credi nel profondo essere vero.
E, naturalmente, poiché vedi ciò che credi, istantaneamente credi a quello che vedi perché supporta il tuo sistema di credenze che ha determinato quello che hai visto in primo luogo.
Si tratta di un ciclo auto-rinforzante, ed è vizioso finché si basa su credenze di negatività, di essere impotente, di essere povero, di sentirsi in colpa e così via.
Le immagini che vediamo sono copie nei nostri cervelli degli oggetti che esistono al di fuori di noi, ricostruite in base a ciò che abbiamo nel subconscio come credenze.
Non potremo mai conoscere gli originali di queste immagini.
Per esempio, quando dai un'occhiata alla stanza in cui ti trovi, ciò che vedi non è la stanza al di fuori di te, ma una copia della stanza che esiste nel tuo cervello. Non sarai mai in grado di vedere la stanza originale con i tuoi organi di senso.
Se le tue credenze sono prevalentemente positive, ciò che vedrai sarà molto più bello rispetto a chi ha credenze negative, pur guardando la stessa immagine.
Questo è importante perché tutto ciò si riflette sul tipo di esperienze che andrai a vivere.
Si possono consapevolmente provocare cambiamenti biologici significativi nel cervello.
Quando il cervello cambia, cambiano le percezioni e quando le percezioni cambiano, cambiano anche le credenze.
Quando le credenze cambiano, cambiano anche le percezioni.
Anche questo è un ciclo auto-rinforzante, ma in positivo.
Quindi se si interviene sulle proprie credenze, la "percezione" della realtà esterna,e quindi delle esperienze che si andranno a vivere, seguirà automaticamente.
Un modo per intervenire sulle proprie credenze, sono le affermazioni.
Suggerendo nuovi concetti a voi stessi e quindi al vostro subconscio, il cervello verrà "rimappato", cioè si formeranno delle nuove connessioni neurali, un nuovo programma, che determinerà il nuovo modo di percepire la realtà.
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