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Il Cuore Invia più Informazioni al Cervello che il Cervello al Cuore.




Una volta si sosteneva che le emozioni erano espressioni puramente mentali generate dal cervello. Ora sappiamo che non è vero.
Le emozioni hanno molto a che fare con il cuore e con il corpo così come con il cervello.
Ciò che noi sperimentiamo come emozione deriva dall'azione in concerto di cervello, cuore e corpo.

Sin dalla sua fondazione nel 1991, l'Istituto HearthMath si è dedicato alla decodifica dei meccanismi alla base dello stress.

Il Research Center dell'HeartMath, è impegnato nello studio del cuore  e della fisiologia delle emozioni ed ha condotto molti studi che hanno identificato il rapporto tra emozioni e cuore.
Un certo numero di studi dell'HearthMath hanno contribuito a dare una nuova visione alla comunità scientifica sulla comprensione di come l'attività cardiaca sia legata alle nostre emozioni e alla salute, vitalità e benessere.

Gli studi dell' HearthMath definiscono un collegamento fondamentale tra cuore e cervello.  Il cuore è in costante dialogo bidirezionale con il cervello. 
Le nostre emozioni cambiano i segnali che il cervello invia al cuore e il cuore risponde in modo complesso.
Ora si sa che il cuore invia più informazioni al cervello che il cervello al cuore. La ricerca condotta da questo Istituto spiega come il cuore risponde alle reazioni emotive e mentali e perché certe emozioni stressano il corpo e scaricano la nostra energia.

Quando sperimentiamo sentimenti come rabbia, frustrazione, ansia e insicurezza, i nostri schemi del ritmo cardiaco diventano più irregolari.
Questi schemi irregolari vengono inviati ai centri emotivi del cervello che li riconosce come sentimenti negativi o stressanti.
Questi segnali creano sentimenti reali che sperimentiamo nella zona del cuore ed altre parti del corpo. 
I ritmi cardiaci irregolari bloccano anche la nostra capacità di pensare con chiarezza.

Molti studi hanno trovato che il rischio di sviluppare malattie cardiache, è più alto nelle persone che sperimentano spesso emozioni stressanti come irritazione, rabbia o frustrazione.
Queste emozioni creano una reazione a catena nel corpo: i livelli dell'ormone dello stress aumentano, i vasi sanguigni si restringono, la pressione sanguigna si alza e il sistema immunitario si indebolisce. 


Al contrario quando sperimentiamo emozioni positive come amore, apprezzamento e compassione, il cuore produce un diverso ritmo, più lineare
Gli scienziati ritengono che un ritmo cardiaco più armonioso, sia indicativo di emozioni positive come indicatore di efficienza cardiovascolare ed equilibrio del sistema nervoso. 
In questo modo il cervello sa che il cuore si sente bene. 
Spesso sperimentiamo questo come una dolce sensazione di calore nel cuore.

Imparare a spostarsi da reazioni emotive stressanti ad emozioni positive, può avere profondi effetti benefici sul nostro sistema cardiovascolare e la salute in generale.

Quando si inizia a capire e ad apprezzare l'importante legame che esiste tra il cuore e le emozioni, si può iniziare a vedere come sia possibile spostare il cuore in uno stato più efficiente monitorando così il ritmo cardiaco.

La sensazione di apprezzamento è una delle emozioni positive più concrete e semplici da provare e auto-generare mantenendola per lunghi periodi.
Basta semplicemente ricordare un momento in cui si è provato apprezzamento sincero e poi ricreare quella sensazione. In questo modo è possibile aumentare la coerenza del ritmo cardiaco, ridurre lo stress emotivo e migliorare la propria salute. (Coerenza qui si riferisce ad un ritmo cardiaco armonioso ed in equilibrio).

Gli esperti raccomandano alle persone che trovano difficile auto-generare un sentimento di apprezzamento nel momento presente, di riportare alla memoria qualcosa che susciti sentimenti caldi, positivi. Con la pratica, la maggior parte delle persone possono auto-generare sentimenti di apprezzamento in tempo reale senza bisogna di ricordare qualcosa del passato.
Il Dr. Rollin McCraty, direttore del Centro di Ricerca IHM, spiega:
"È importante sottolineare che non è l'immagine mentale di una memoria a creare un cambiamento nel nostro ritmo cardiaco, ma piuttosto le emozioni associate con la memoria. Le immagini mentali da sole, di solito non producono gli stessi risultati che abbiamo osservato quando qualcuno si concentra su una  sensazione positiva".
Le tecniche incentrate sulle emozioni positive, come quelle sviluppate dall'HearthMath, possono aiutare le persone a sostituire efficacemente i pensieri stressanti e i modelli emotivi con percezioni ed emozioni più positive.
Uno dei benefici a lungo termine  dell'applicare questo tipo di tecniche, è l'aumento della consapevolezza emotiva.
Questa maggiore consapevolezza può aiutare le persone a mantenere un equilibrio emotivo più coerente, che è un passo fondamentale nel migliorare la salute cardiovascolare.

Gli studi dimostrano che le tecniche incentrate sulle emozioni positive dell'Istituto HearthMath, riducono lo stress e l'ansia, che sono entrambi modi sicuri ed efficaci per ridurre la pressione sanguigna ed aumentare la capacità funzionale in pazienti che hanno sofferto d'insufficienza cardiaca.

Il campo elettromagnetico del cuore influisce sul nostro cervello ma anche sulle interazioni emozionali tra individui.

Imparare a gestire il proprio ritmo cardiaco entrando in una fase di benessere, è quindi anche utile per aiutare gli altri a stare meglio.



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http://wakeup-world.com/2012/05/03/the-heart-sends-more-information-to-the-brain-than-the-brain-sends-to-the-heart/